CURIOSITA' AMENITA' E OCCHIO CRITICO

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giovedì 5 agosto 2010

TRUCCO D'ARTISTA

Angelina Rusin è una delle make-up artist italiane più ricercate nell'ambiente dello spettacolo e della moda. Per citare solo alcuni nomi di una lista infinita di vip che si sono affidati alle mani di Angelina, troviamo Naomi Campbell, Simona Ventura, Pippo Baudo ed Enzino Iacchetti.
Dopo il diploma all'Accademia internazionale BCM di Milano, dove si specializza in  "effetti  speciali" (invecchiamento in lattice) e consegue il titolo di truccatrice foto-cine-teatrale, la Rusin inizia la sua brillante carriera viaggiando molto e frequentando artisti di livello internazionale. Lavora con i più famosi registi nella realizzazione di spot pubblicitari e, all'inizio degli anni Duemila, si aggiudica il Premio per "miglior trucco pubblicitario" dell'anno con lo spot "La donna lupo" della Breil. Nel 2003 per il Forum Assago (Milano), seconda tappa italiana del "Growin' Up Tournel", Peter Gabriel la sceglie come assistente personale, e per due settimane consecutive Angelina lavora "faccia a faccia" con il cantante inglese, rifacendogli il trucco dopo ogni pezzo e acrobazia. 
Per anni la Rusin collabora alla realizzazione delle copertine di Marie Claire e il Magazine di Repubblica.
Da più di un mese Angelina sta letteralmente "creando i volti" di probabili future modelle per la manifestazione "Miss Topolini", la più importante del Friuli Venezia Giulia, che si svolge a Trieste, sua città natale. Questi sono gli occhi di alcune concorrenti reinterpretati dalla Rusin. 



Angelina passa con disinvoltura e dedizione da un viso all'altro, attenta a cogliere ogni sfumatura sbiadita (anche impercettibilmente) sui volti delle modelle che vengono fotografate, affiché il make-up risulti perfetto dall'inizio alla fine dei servizi.

Ma la Rusin è anche un'affermata pittrice. L'incontro con Salvatore Fiume nel 1996 la riavvicina alla pittura e le svela un mondo nuovo e più consapevole. Dal 1997 collabora con vari artisti, dai quali apprende tecniche molto diverse fra loro, che la portano a sviluppare il suo personale senso dell’arte attraverso un mondo completamente al femminile. Proprio per questo nel 2005 alcune sue opere vengono scelte da Giuseppe Tornatore per la scenografia de La sconosciuta. I quadri di Angela raccontano con estrema drammaticità la crisi del femminile, schiavo dell'immagine esteriore. Ognuno di essi è il resoconto di una donna incolore, priva di fisionomia, simile a una maschera giapponese, intrappolata in uno spazio stretto come lo schermo di un televisore. Il colore sovrasta o contorna il volto, creando impatti visivi estremamente suggestivi e dolorosi.
Gli occhi di queste figure color seppia vedono, ma rimangono freddi e passivi. La Rusin armonizza la glacialità delle espressioni con la vivacità cromatica degli sfondi e il risultato è davvero eccellente.

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