CURIOSITA' AMENITA' E OCCHIO CRITICO

CURIOSITA' AMENITA' E OCCHIO CRITICO
IO VEDO, TU OSSERVI, EGLI GUARDA

giovedì 30 dicembre 2010

STORIA DI UN PACCO IN ITALIA (E DELLE FIGURE ALL'ESTERO...)

C’era una volta una scatola lunga poco più i 30 centimetri e larga dieci (un formato standard americano), contenente due bambolotti del valore di 5 dollari ciascuno, i quali dovevano arrivare a destinazione per essere vestiti e figurare come modelli in una mostra. Barbie e Ken, acquistati e pagati regolarmente su Ebay il giorno 28 ottobre, arrivano in posta il giorno stesso e spediti il 31 di ottobre. Il pacchetto arriva in Italia il giorno 4 novembre alle 13.07 e alle 13.08 entra negli Uffici della dogana. Dal rapporto che segue, sembra che vi entri anche alle 17.15 (ma probabilmente “into” è da interpretarsi outo”, cioè “fuori”), forse invece è l’ora di uscita dal suddetto ufficio. A questo punto la posta locale inizia a preparare la spedizione (Origin Post is Preparing Shipment), come in un normale iter postale. Ma la preparazione risulta alla fine una giacenza in loco lunga un mese e mezzo che si conclude con la rispedizione al mittente per “mancato ritiro”. Il 17 dicembre alle 11.07 il pacco attraversa nuovamente gli uffici doganali e viene imbarcato alle 11.08 per gli Stati Uniti.



Il bollettino riportato qui di seguito è stato fornito da USPS (US Postal Service) perché Poste Italiane non ne sa nulla:

Attempted Delivery Abroad, December 17, 2010, 11:08 am, ITALY
Out of Foreign Customs, December 17, 2010, 11:07 am, ITALY
Origin Post is Preparing Shipment
Into Foreign Customs, November 04, 2010, 5:15 pm, ITALY
Into Foreign Customs, November 04, 2010, 1:08 pm, ITALY
Arrived Abroad, November 04, 2010, 1:07 pm, ITALY
International Dispatch, October 31, 2010, 12:45 am, ISC CHICAGO IL (USPS)
Arrival
Shipment Accepted, October 28, 2010, 11:14 am, HARPERS FERRY, WV 25425
Electronic Shipping Info Received, October 28, 2010

Per fortuna che Poste Italiane sta organizzando alla grande una serie di rivoluzionari servizi per il 2011 su tutto il territorio nazionale!


«Il nuovo piano di revisione complessiva dell’assetto logistico e del recapito di Poste Italiane – spiega Maurizio Lozei dell’Ufficio comunicazione di PS, coordinatore per il Nord Est – è stato realizzato con l’obiettivo di andare incontro alle abitudini sempre più diversificate della clientela e migliorare ulteriormente l’efficienza del servizio in vista della completa liberalizzazione del mercato, in vigore dal 1° gennaio 2011».

Con Dimmiquando si potrà stabilire il giorno della consegna senza doversi recare in Posta e Aspettami permetterà ai cittadini di far custodire presso l’ufficio postale la posta non a firma fino a un massimo di 4 settimane e di riceverla tutta insieme.

«In base all’accordo firmato con le organizzazioni sindacali – prosegue Lozei – il progetto introduce l’orario lungo per i portalettere: la consegna della corrispondenza prioritaria (che adesso è tutta prioritaria, n.d.r.), raccomandata e commerciale verrà eseguita dal lunedì al venerdì dalle 8 fino alle 16. Mentre dalle 14 alle 20 saranno forniti servizi “su misura” che costituiscono l’aspetto più innovativo dell’accordo e rispondono sempre meglio alle esigenze di famiglie, imprese e professionisti». Oltre a Dimmiquando e Aspettami, anche il recapito telegrammi, messo notificatore, ritiro a domicilio, ritiro posta registrata. «Tali servizi – sottolinea Lozei – saranno garantiti anche il sabato dalle 8 alle 14 insieme alle consegne urgenti di telegrammi e Raccomandata 1».

La figura del postino in Italia appartiene non soltanto alle vicende di quartiere (pochi sanno che in zone mal servite fanno la spesa ad anziani poco autosufficienti), ma è stata di fondamentale aiuto in alcuni momenti storici tragici, come ad esempio il terremoto del Friuli, durante il quale distribuirono i medicinali e la Posta custodì i gioielli e le cose preziose delle famiglie. Del resto, basta ricordare l’immagine poetica che ha regalato al cinema Massimo Troisi, che con la sua interpretazione de Il Postino fu candidato  post mortem all’Oscar come migliore attore protagonista (e sicuramente avrebbe vinto se fosse stato vivo).

Cos’è accaduto 4 anni fa, Maurizio, fra ottobre 2006 e aprile 2007, a Poste Italiane?

Quattro anni fa avevamo riorganizzato il sistema del recapito ridefinendo le zone dove portiamo la posta.

C’è anche stato l’avvio di Banco Posta, mi pare.

In effetti, anche se era in sperimentazione già da alcuni anni, il suo avvio è stato ufficiale in quel periodo.

E come si è provveduto con l’organico: sono stati assunti nuovi impiegati per tutto questo lavoro titanico?

Solo saltuariamente con contratti di tre mesi. In linea di massima si è mantenuto l’organico intatto com’era e Poste Italiane non ha licenziato nessuno.

Un buon risultato di questi tempi …

Decisamente.

Una curiosità: come mai quando si spedisce una lettera per la città, da Trieste a Trieste, la lettera passa per Padova o per Venezia e viene timbrata lì?

Procedure tecniche. Le macchine smistano la posta nel centro più vicino, in questo Venezia o Padova, e rispondono a una logica aziendale interna.

Uhm … Poste Italiane è una Spa. Sono già in vendita le azioni?

Poste Italiane è una Spa del Ministero del Tesoro e non ha ancora azioni in vendita, per il momento.

Ultima domanda. Quando un pacco non arriva e ci si reca in un ufficio postale, l’impiegata/o rimandano tutte le responsabilità al CPO (Centro Postale Operativo). Il CPO è un’entità staccata da Poste Italiane?

No. Gli uffici postali sono entità a sé, dove vengono svolte le varie attività, mentre il CPO è il luogo materiale dove la posta arriva e se ne va.
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È importante sapere che Poste Italiane è un’azienda in attivo che ha saputo gestire il suo organico in modo tale da non aver bisogno di assumere permanentemente altro personale (se non per pochi mesi).
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Ma quale immagine nel frattempo ne ha ricavato l’Italia all’estero? A cavallo fra il 2006 e il 2007, mentre PI era occupata a riorganizzare il sistema di recapito (appunto), i pacchi che arrivavano nel nostro Paese sono rimasti “fermi”per tempi lunghissimi e, in molti casi, mai arrivati a destinazione.

Il numero di venditori esteri che, secondo le regole di Ebay e Paypal, ha dovuto risarcire gli insoddisfatti acquirenti italiani è stato talmente alto, che da allora l’Italia è o completamente depennata da un numero enorme di venditori non europei (se sei italiano non riesci nemmeno ad accedere all’inserzione) oppure considerata Paese assolutamente da evitare.
Il minimo che può capitare, nella forma più elegante, è l'annuncio automatico quando si sta per pagare:

"Questo venditore ha definito dei requisiti per l'acquisto dell'oggetto ed effettua la vendita solo agli acquirenti che soddisfano tali requisiti. Non puoi fare offerte per questo oggetto o acquistarlo per uno dei motivi riportati di seguito. Il venditore non effettua spedizioni nel luogo in cui si trova il tuo indirizzo di spedizione principale."


Qui di seguito invece alcuni frammenti meno "gentili" tratti da un campione a caso di inserzioni su Ebay:

STATI UNITI

Shipping information: Please read carefully
International: Please email me for a quote if it's not stated below in shipping section. I no longer ship via surface post for small packets due to high incidence of theft, loss, damage and delay. Items will be shipped via airmail with a delivery time of up to 2 weeks. Please don't contact me about receipt or delivery status of your item until this amount of time has passed. I no longer ship to ITALY.

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Terms of Sale

INTERNATIONAL ORDERS PLEASE READ - SORRY, NO FIRST CLASS OFFERED. All shipping prices are CLEARLY LISTED IN ALL my auctions and do include a handling fee. Due to paypal policies EXPRESS MAIL IS REQUIRED for all international orders totaling $50 or more and for every order shipping to ITALY, BRAZIL, MEXICO, and Russia

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Due to problems with the local customs office, we no longer ship to Indonesia and Italy.
Please do not bid if the confirmed address is to Indonesia and Italy. So sorry.
For customers based in the Philippines, we will only ship by EMS to you.
This is more expensive so please contact us for a shipping quote before making a bid for any of the products. Thank you.

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SINGAPORE

I will ship anywhere in the world EXCEPT ITALY and MEXICO. I no longer ship to ITALY and MEXICO. No exceptions!!! Thank you

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GIAPPONE

PLEASE NO ITALIAN CUSTOMERS. DUE TO ITALIAN CUSTOMS OFFICE I WILL NO LONGER SHIP TO ITALY.

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CINA

I will ship everywhere except MEXICO, ITALY, RUSSIA and INDONESIA.

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La risposta di un venditore statunitense che non vuole spedire in Italia (e magari non scrive inserzioni tanto severe come quelle appena riportate) è la seguente:

Oh boy, Italy! I have had bad luck with Italy but always ready to try again. If you want me to send it priority mail then it is $26.00 and automatically insured up to $87 dollars. Extra insurance for any amount over that but I think it is not convenient for you for such a low value (5 dollars).

Costui non ha alcuna voglia di spedire in Italia e per scoraggiare l’acquirente si rifiuta di spedire con posta semplice (4 dollari ca) o prioritaria (8 dollari ca), pretendendo invece la formula più costosa (e ovviamente svantaggiosa per chi acquista) con assicurazione altissima, che impedirà in caso di ritardi o smarrimenti su suolo italiano, di dover rifondere l’acquirente se l’oggetto non sarà ancora giunto a destinazione trascorso il mese e mezzo di ritardo consentito da ebay.
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Curiosa la storia di Silvio che nel 2007 aveva acquistato su ebay un disco in vinile in Germania, perciò in territorio europeo, pagando un costo di spedizione equivalente ai nostri, tracciabile. Dopo i famigerati 45 giorni il disco non arriva . Silvio fa partire il reclamo e Paypal gli rifonde l’importo completo. Passano dieci mesi, siamo già nel 2008. La postina suona all’ufficio di Silvio e gli consegna un pacco. Silvio lo apre pensando che si tratti dei ricambi per la stampante e, con sua enorme sorpresa, vede il disco che aveva acquistato e per il quale aveva ricevuto il risarcimento.

Sara invece, sempre su ebay, nel 2009 non legge fino in all’ultima riga l’inserzione di un paio di oggetti del valore di 2-3 dollari e richiede il totale al venditore per pagarli tutti assieme. Si scatena l’inferno: la venditrice la insulta brutalmente per non aver letto l’ultima riga: No Italians e, per punizione, le fa pagare una spedizione doppia, divisa in due pacchi, per un totale di 80 dollari quando gli oggetti costano complessivamente solo 17,50 dollari. Sara protesta e chiede se almeno può avere la spedizione al costo di 40 con un solo pacchetto. La venditrice telefona all’ufficio preposto per segnalare che un italiano sta tentando di corromperla e vuole pagare di meno. I due pacchi partono all’istante, con mille maledizioni attaccate. Infatti uno arriva tre giorni dopo e l’altro dopo un mese. Ma la vendetta dell’americana non è ancora finita: i pacchetti contengono ciascuno un solo oggetto su tre perché le altre scatoline sono vuote. Siffatto reclamo non è previsto da ebay. Sara riceve dopo un mese una comunicazione da Auctiva che la invita a cercarsi un avvocato italiano, che pagherà beninteso di suo pugno. Ruth, a questo punto, annulla il reclamo e inghiotte il rospo senza possibilità di replica.

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Per fortuna quest’anno, per la prima volta, Poste Italiane ha inserito un avviso su Ebay segnalando che il tempo in Italia è stato orribile e che eventuali ritardi sono da attribuirsi alle condizioni meteorologiche, visibile anche da venditori o compratori esteri.

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Ad ogni modo quanto da me segnalato in questo articolo è solo la punta dell'iceberg di un sistema generale che sta logorando il nostro Paese: si argina una falla; se ne apre altrove un'altra. Certamente non si può colpevolizzare un'Azienda che è rimasta in attivo nonostante la crisi economica che attraversa l'Euopa e non ha licenziato nessuno. Se avesse potuto assumere il personale necessario per svolgere al meglio tutte le mansioni, niente di quanto riportato sarebbe accaduto.
All'inizio degli anni Duemila entrò in vigore il primo francobollo di posta prioritaria (2000/2001): una lettera arrivava davvero il giorno dopo e Poste Italiane è stata ai vertici mondiali per efficienza e professionalità. Se poi si decide che tutti devono fare tutto e coprire ruoli che non solo i loro, i tempi di attesa negli uffici triplicano, il malcontento sale, eccetera, eccetera...

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Un encomio al CPO di Trieste, il cui personale lavora sempre sodo e in modo esemplare, smistando pacchi con tutte le condizioni atmosferiche e sempre alla perfezione. E, come nella migliore tradizione italiana, un ringraziamento personale al prezioso e insostituibile postino Paolo.

mercoledì 22 dicembre 2010

USA SLICK CARAMEL ...

Appena uscito. Effetto  diverso, anche se qualcuno dice che uno vale l'altro. Non capite di cosa sto parlando? Non sapete cos'è una Playball?!? Forse con le prossime due foto capirete.

FORCE 1: ogni due o tre giorni dovrebbe fare bene alla testa. Non avete ancora capito?  È l'ultima novità de L'Oréal professionel Paris: una crema lisciante per capelli in vari gradi di potenza (da 1 a 6), che si presenta come un cilindro di plastica bianca alto 13 centimetri e mezzo e largo 4, con emisfera, ad un'estremità, di vari colori a seconda del tipo di capelli (crespi, lisci, ricci ecc.) e capacità complessiva di 150 millilitri.

Playball è unisex ed è accompagnata da una divertente linea di

A me ricordano i Barbapapa.

Look estremo o total lissage, disponibile anche in versione con brillantini.
E si possono verificare le astuzie play ball secondo Mark Melief, coiffeur del team H3 L'Oréal Professionel.
La strategia del sex-toy mold, in ogni caso, è sempre vincente.



domenica 5 dicembre 2010

MA CHE VOGLIA DI ROSA O ROSSO SUI CAPELLI!






Vi assicuro che ci sono anch'io nel gruppo dei red-lovers. 
Vediamo se scoprite dove.


venerdì 3 dicembre 2010

UN "SALVAGENTE" DI NOME EUGENIO
















 Nel Talmud babilonese (trattato Sanhedrin, 37a) è scritto: "Colui che salva una sola vita salva il mondo intero". Oggi purtroppo fa più notizia chi uccide qualcuno, ma non nel mio blog!
A Trieste esiste l'unico stabilimento italiano balneare, La Lanterna (in gergo chiamato "Pedocin"), in cui uomini e donne entrano da ingressi diversi e prendono il sole separati da un muro, donne con donne e bambini, uomini con uomini. E' gestito dal Comune e d'estate è affollatissimo. Le donne possono prendere il sole pressoché nude anche a 100 anni lontane da sguardi maschili giudicatori e indiscreti.
Eugenio Bartoluccio, addetto alla sicurezza e sorveglianza dei bagnanti (ovvero bagnino capo nonché istruttore di tutti gli operatori della Provincia), nel luglio scorso ha letteralmente rianimato un settantenne, che si era accasciato in acqua. Il turno di Euge (tutti lo chiamano così) era ormai terminato, ma l'occhio vigile ed esperto di un veterano della sicurezza in mare come Bartoluccio ha captato il pericolo ed è partito in quarta verso la spiaggia per un pronto intervento. Il cuore dell'anziano è molto debole, poi cessa di battere. Euge gli pratica con consolidata scioltezza un massaggio cardiaco e, dato che la manovra è eseguita alla perfezione, quando arrivano gli operatori del 118 trovano un uomo vivo su cui intervnire. Quasi non riescono a credere che un bagnino abbia riavviato il battito cardiaco al pari (forse) di un medico del Pronto Soccorso. Quello che loro non sanno è che si tratta di Euge, l' "angelo dei bagnanti", il più forte di tutti. L'anziano viene portato all'Ospedale in stato di coscienza. Scroscio d'applausi per chi gli ha salvato la vita, Euge il mitico.
Eugenio è stato insignito di una medaglia onorifica dal vicesindaco Paris Lippi, dal quale ha anche ricevuto un ringraziamento scritto, e ha ricevuto una lusinghiera lettera di apprezzamento dalla Capitaneria di Porto. (Anche se, a dire il vero, Eugenio ha già salvato altre vite nella sua onoratissima carriera).



Ebbene, questo è il lato "pubblico" di Eugenio Bartoluccio, di cui potete apprezzare il tratto e la sensibilità in questo filmato, in cui danza con una delle anziane bagnanti del "Pedocin".

Ma Euge è anche un amatissimo marito (Luisa lo adora da quando aveva 14 anni!!!), un amico eccellente e un intrattenitore ricco di humor. Con lui o si ride o ... si ride.  Insomma un "salvagente" prezioso e un vero eroe dei nostri giorni.

domenica 21 novembre 2010

ABITARE LA VITA SENZA VIOLENZA




































Nella ricorrenza del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, l'Amministrazione della Provincia di Trieste ha fatto in modo di riunire la propria azione con quella di altri soggetti che operano sul territorio per la prevenzione della violenza e per presentare alla cittadinanza un'occasione di approfondimento e di riflessione sull'inderogabile necessità del rispetto e della differenza di genere per lo sviluppo di una società democratica.
La violenza sulle donne è una delle violazioni più gravi dei diritti umani e la constatazione dell'insufficienza delle misure repressive dimostra che occorre partire dall'aspetto educativo e culturale per approdare a un' efficace strategia di prevenzione della discriminazione di genere e della violenza.
Tra le varie realtà attive nel settore, quindici in totale, anche la neonata Casa Internazionale delle Donne di Trieste, presieduta da Marisa Ulcigrai (fotografa laureata in Storia del cinema e vivace operatrice culturale), che mercoledì 24 novembre 2010, alle ore 18.00 nella sede di Via Pisoni 3 proietterà il film Il vestito della sposa, della regista e sceneggiatrice Fiorella Infascelli. Il film ha vinto  nel 2010 il Festival del Cinema Italiano di impegno sociale e civile. Alla proiezione (ingresso libero e gratuito) seguirà una discussione coordinata dalle operatrici del Centro Antiviolenza di Trieste.

martedì 16 novembre 2010

17 NOVEMBRE GIORNATA DEL GATTO NERO

Il gatto nero si prende la sua rivincita. Dopo secoli di persecuzioni e di stupide superstizioni, finalmente gli viene dedicata una giornata tutta per lui, il 17 novembre di ogni anno, data separata dal 17 febbraio che è la giornata mondiale di tutti i gatti.
















BLACK MIAO A TUTTI!
da
INK
(nella foto)

PIANOFORTE DI NUOVO PROTAGONISTA GRAZIE A GIOVANNI ALLEVI



"Stiamo tornando nel Rinascimento italiano, dove l'artista deve essere un po' filosofo, un po' inventore, un po' folle, deve uscire dalla torre d'avorio e avvicinarsi al sentire comune."
In questo pensiero di  Giovanni Allevi è inscritto il segreto del suo strepitoso successo in tutto il mondo. Che cosa intende il compositore (che è anche laureato in Filosofia) con "avvicinarsi al sentire comune, se non il comporre musica positiva e ascoltabile soprattutto? Il suo ultimo album Alien è un inno all'amore per il pianoforte. Tutti i pezzi sono estremamente lirici e frizzanti, freschi e maturi allo stesso tempo, composti da un'anima melodica e tonale che conosce lo strumento alla perfezione. "Tokio Station", nel quale Allevi cita non solo lo studio n. 16 del "Gradus ad Parnassum" di Clementi (e parte del 44 e 65), evoca anche la musica popolare di Teresa de Sio (vi ricordate il delizioso Aumm Aumm del 1982?), condendo il tutto con un inciso di sofisticato ed elegante jazz. Un pezzo dalla scrittura perfetta che dovrebbe essere inserito al più presto negli ammuffiti programmi dei Conservatori che citano ancora Casella (autore comunque trascurato fra le mura scolastiche) fra gli autori contemporanei. Per non palare della spumeggiante e virtuosistica "Sonata in Mib Maggiore": un piccolo mondo di suoni positivi.  
Ma Allevi non potrà non entrare di diritto nei nuovi - si auspica presto - programmi ministeriali per pianoforte. Un compositore così tenace, con una produzione tanto vasta e scioccamente considerata indefinibile (qualcuno lo paragona a Steven Schlaks o Richard Claydermann, nzt!), diplomato col massimo dei voti il pianoforte e col massimo dei voti in composizione a Milano, che ha sacrificato tutta la sua giovinezza per amore della musica e che è anche riuscito a laurearsi in Filosofia, un esempio ottimo per tutti i giovani aspiranti pianisti. Giovanni conosce perfettamente tutte le tecniche compositive e ciò risalta in pieno nelle partiture. Il fatto che abbia superato la musica atonale, e sottolineo superato!, non fa che collegarlo in maniera del tutto naturale al passato e a quanto affermava Igor Stravinskij, che "l'uomo è tonale alla nascita". Ha ragione il maestro Allevi quando afferma che c'è ancora molto da scrivere (in senso tonale). La sua musica fa bene allo spirito e, per fortuna, è scritta con gli accidenti in chiave e non evirantemente strada facendo.
Allevi non ha intrapreso strade e stradine di insulsi concorsi pianistici (che tranne la coppa non lasciano alcunché): ha fatto il concertista da subito. Come si usa dire in gergo: Chi sa fa, chi non sa insegna, chi non fa e non insegna dirige.
Le musiche di Allevi sono molto piacevoli da suonare: la memoria pianistica è l'anima dei suoi brani. Le sue pagine traboccano di sudatissimi anni di Clementi, Chopin, Debussy, Ravel, Rachmaninov e molti altri pianisti. Giovanni non è un genio, parola attualmente troppo inflazionata da aver completamente perso ogni valore positivo, ma un eccellente pianista compositore e filosofo della musica, che rende nuovamente pop la musica classica.
Gesto su cui meditare moltissimo il suo baciare la tastiera a fine concerto.


Giovanni Allevi - Joy Tour from MusicDishTV on Vimeo.

venerdì 12 novembre 2010

CHI LO DICE CHE I GATTI ODIANO I RATTI?


Dai gatti  c'è sempre da imparare qualche ottimo insegnamento morale. Forse perché è stato l'animale più discriminato nel corso della storia  - e a tutt'oggi lo è non soltanto se è se è nero -  il micio ci dimostra che la pacifica convivenza con il prossimo è possibile persino con chi la Natura gli ha assegnato come ancestrale preda/nemico, se non è necessario lottare in strada per procacciarsi il cibo. Per il gatto, tolleranza, pace e abolizione della caccia e della violenza sono perfettamente attuabili anche appartenendo al mondo delle "bestie". In quello dell'homo super partes, che si autoelegge sempre a giudice di tutti gli esseri viventi, rimane ancora un problema grosso.

martedì 2 novembre 2010

OMAGGIO A LUCHINO VISCONTI

"Sono venuto al mondo nel giorno dei defunti per una coincidenza che rimarrà sempre scandalosa, in ritardo di ventiquattro ore forse sulla festività dei santi. Impossibile cominciare la vita senza essere prevenuto. Non mi si accusi mai, in ogni modo, di mal volere. Quella data mi si è attaccata per la vita come un cattivo indizio".
Per fortuna questo presagio negativo non ha avuto nulla a che fare con la vita artistica, intellettuale e professionale di Luchino Visconti, il più raffinato regista italiano, esploratore dei sentimenti umani attraverso il cinema, che oggi avrebbe compiuto 104 anni.
Il suo universo filmografico ha affrontato tutti gli argomenti più scottanti:  dalla distruzione e fallimento della famiglia all'omosessualità in tempi di oscurantismo ideologico, dall'inutilità delle rivoluzioni alla diva buttata in piazza che diventa donna del popolo, dalla pedofilia all'interno delle famiglie bene alla corruzione del mondo dello spettacolo (e non solo), dalla pederastia all' incesto, all'antisemitismo, agli eroi negativi che sentenziano verità morali, ai tradimenti morali e coniugali e via dicendo.
Visconti è stato uno dei primi personaggi di spicco a non temere la sua omosessualità, senza peraltro dichiararsi pubblicamente. Infatti che bisogno ci sarebbe stato di farlo?
Per fortuna non è tutto bianco o nero, come molti fondamentalisti omo ed eterosessuali credono. Desidero ricordarlo con queste foto come il grande uomo che è stato, fra le braccia del quale chiunque si sarebbe sentito/a protetto e al sicuro.





Dall'alto: con Florinda Bolkan (mia collezione privata), Romy Schneider e Maria Callas (tratte da Visconti, Electa, Milano 2008)

martedì 19 ottobre 2010

LA BANALITÀ DEL MALE - Sadica colta in flagrante mentre maltratta una gatta


Ecco le immagini raccapriccianti della donna, ripresa da una telecamera, che ha fatto indignare il mondo con la sua malvagità. Un approccio all'inizio amichevole, che fa pensare a tutt'altro sentimento nei confronti della micetta che le si avvicina. Poi il raptus: la strega apre il bidone della spazzatura e vi getta dentro l'affettuosa Lola senza un motivo, se non l'oscuro desiderio di nuocere alla gattina innocente. (La parte dell'eslposione è un fotomontaggio aggiunto quando si è saputo che l'episodio è stato aggiunto alle stragi del sabato sera).
L'episodio è accaduto qualche tempo fa in Scozia, precisamente a Brays Lane (Stoke, Coventry). Mary Bale - questo il nome dell'impiegata quarantacinquenne della Royal Bank scozzese - una volta beccata dalle forze dell'ordine, ha rilasciato una dichiarazione sconcertante: "Era solo uno scherzo. Non capisco perché la gente si scalda tanto". Intervistata da The Sun, ha aggiunto: "Tornavo a casa dal lavoro, stavo giocando con lei e la sentivo fare le fusa sul muretto. Era molto affettuosa. Non so cosa mi è successo, ma improvvisamente ho provato l'impulso irrefrenabile e divertente di gettarla nel bidone della spazzatura, davanti a me. La gente legge troppe di queste cose. Non ho sentimenti di alcun tipo verso i gatti, né in un senso, né nell'altro. Non mi tengo gatti, ma non mi danno problemi quelli che lo fanno".
"Pensare che questo video ha fatto il giro del mondo è incredibile. Io sono una persona molto riservata e non voglio mettere in agitazione la mia famiglia. Non so cosa penseranno i miei genitori, ma, ad essere onesti, credo che tutti stiano esagerando. D'accordo, non avrei dovuto farlo, ma alla fin fine è solo un gatto! Non ritengo di meritare l'odio del mondo intero: è stato solo un frammento di follia. I gatti sono bravi arrampicatori, ho pensato che si sarebbe arrampicato sulla spazzatura per andarsene".

A VOI OGNI COMMENTO.

giovedì 5 agosto 2010

TRUCCO D'ARTISTA

Angelina Rusin è una delle make-up artist italiane più ricercate nell'ambiente dello spettacolo e della moda. Per citare solo alcuni nomi di una lista infinita di vip che si sono affidati alle mani di Angelina, troviamo Naomi Campbell, Simona Ventura, Pippo Baudo ed Enzino Iacchetti.
Dopo il diploma all'Accademia internazionale BCM di Milano, dove si specializza in  "effetti  speciali" (invecchiamento in lattice) e consegue il titolo di truccatrice foto-cine-teatrale, la Rusin inizia la sua brillante carriera viaggiando molto e frequentando artisti di livello internazionale. Lavora con i più famosi registi nella realizzazione di spot pubblicitari e, all'inizio degli anni Duemila, si aggiudica il Premio per "miglior trucco pubblicitario" dell'anno con lo spot "La donna lupo" della Breil. Nel 2003 per il Forum Assago (Milano), seconda tappa italiana del "Growin' Up Tournel", Peter Gabriel la sceglie come assistente personale, e per due settimane consecutive Angelina lavora "faccia a faccia" con il cantante inglese, rifacendogli il trucco dopo ogni pezzo e acrobazia. 
Per anni la Rusin collabora alla realizzazione delle copertine di Marie Claire e il Magazine di Repubblica.
Da più di un mese Angelina sta letteralmente "creando i volti" di probabili future modelle per la manifestazione "Miss Topolini", la più importante del Friuli Venezia Giulia, che si svolge a Trieste, sua città natale. Questi sono gli occhi di alcune concorrenti reinterpretati dalla Rusin. 



Angelina passa con disinvoltura e dedizione da un viso all'altro, attenta a cogliere ogni sfumatura sbiadita (anche impercettibilmente) sui volti delle modelle che vengono fotografate, affiché il make-up risulti perfetto dall'inizio alla fine dei servizi.

Ma la Rusin è anche un'affermata pittrice. L'incontro con Salvatore Fiume nel 1996 la riavvicina alla pittura e le svela un mondo nuovo e più consapevole. Dal 1997 collabora con vari artisti, dai quali apprende tecniche molto diverse fra loro, che la portano a sviluppare il suo personale senso dell’arte attraverso un mondo completamente al femminile. Proprio per questo nel 2005 alcune sue opere vengono scelte da Giuseppe Tornatore per la scenografia de La sconosciuta. I quadri di Angela raccontano con estrema drammaticità la crisi del femminile, schiavo dell'immagine esteriore. Ognuno di essi è il resoconto di una donna incolore, priva di fisionomia, simile a una maschera giapponese, intrappolata in uno spazio stretto come lo schermo di un televisore. Il colore sovrasta o contorna il volto, creando impatti visivi estremamente suggestivi e dolorosi.
Gli occhi di queste figure color seppia vedono, ma rimangono freddi e passivi. La Rusin armonizza la glacialità delle espressioni con la vivacità cromatica degli sfondi e il risultato è davvero eccellente.

lunedì 26 luglio 2010

IL REALISMO "TECNOLOGICO" DI PAUL LUNG

Provate a confrontare le due immagini qui di seguito.









































Non sono fotografie, sebbene trarrebbero in inganno chiunque, ma disegni assolutamente perfetti. Paul Lung (in arte Paullung) è un grafico trentottenne di Hong Kong, che grazie al web è divetato famoso in tutto il mondo. Lung ha realizzato un' intera galleria copiando con una semplice matita a scatto (mina da 0,5 mm) alcune foto senza utilizzare mai la gomma. Tai Fu e Christine sono rispettamente il suo gatto e la moglie.
  Lung lavora come una stampante a getto d'inchiostro, ovvero sovrappone "strati" di matita rimarcando le linee più volte, fino ad ottenere un impeccabile "effetto tecnologico". E dal momento che non tutti gli credono, si è visto costretto a documentare il suo lavoro con diversi video che lo filmano mentre lavora. Davvero molto interessante da vedere il re della matita all'opera.

giovedì 22 luglio 2010

OUTING GAY: SÌ O NO? QUESTO È IL PROBLEMA.

Traggo spunto dalla chat che compare sotto questo video dedicato a Roberto Bolle, composto da fotografie e commenti adoranti verso l'étoile  (da me pienamente condivisi),  per esprimere una riflessione riguardante "l'obbligo" del gay-outing.
Un youtuber rimprovera all'autrice del succitato video la grave dimenticanza (secondo lui) di aver omesso che il ballerino, fra le tante cose, sarebbe anche gay. La protesta assume toni piuttosto accesi: la condotta di Bolle, secondo l'inquieto webnauta, sarebbe assai poco corretta nei confronti delle comunità omosessuali italiane, perché qualche tempo fa avrebbe dichiaratola sua omosessualità nel corso di un'intervista per la rivista francese Numéro Homme (notizia immediatamente smentita) , nascondendola in Italia.
Negli ultimi tempi è cresciuta l'intolleranza da parte delle comunità gay - sempre più severe e ortodosse - verso chi preferisce non gettare in piazza la vita privata. Il gay-outing si è trasformato in un comandamento obbligatorio, e se qualcuno si sottrae ad esso, i fondamentalisti della categoria si sentono in dovere di "fare la spia", additando il riservato personaggio di turno come "frocio" agli occhi di tutti (sic come da chat) con illazioni estremamente aggressive e squalificanti, per evidenziarne la colpa. "Avere un omosessuale realizzato sentimentalmente e professionalmente aiuterebbe tutti i gay che non si accettano a venire allo scoperto", protesta l'insoddisfatto youtuber, generalizzando sull'orientamento sessuale dei danzatori e discriminando la categoria dei camionisti, a suo dire esclusivamente etero.
Il pericolo delle battaglie sociali, in genere, è quello di perdere di vista l'obiettivo principale, che nel caso dei gay punta non solo a raggiungere la parità di diritti della coppia etero, ma anche ad abbattere incresciosi e violenti pregiudizi misomosessuali. Se ciò accade, come nel caso sopra descritto, si ripropone un circolo vizioso in cui il discriminato diventa a sua volta discriminatore. 
Il punto di arrivo di una società che evolve rapidamente non deve essere quello di far sentire il cittadino "costretto" a mettere in piazza la sua vita privata, bensì tutelarne il diritto alla privacy. Mentre quello delle comunità omosessuali dovrebbe essere la piena libertà di poter vivere la vita senza pericolo di mobbing e giundizi offensivi o svalutativi da parte dell'intera società, gay compresi.
Quanto al ruolo dei ballerini nella danza classica, sono forse gli unici veri "cavalieri" (in senso tradizionale)  rimasti nel mondo moderno. Il repertoro classico attinge a storie d'amore come Romeo e Giulietta o la Signora delle Camelie, che necessitano di un'interpretazione prettamente maschile.  E Roberto Bolle, gentiluomo, lo è non soltanto sul palcoscenico, ma anche nella vita.

mercoledì 14 luglio 2010

MUTI DIRIGE A TRIESTE "LE VIE DELL'AMICIZIA"

Italia, Slovenia e Croazia riunite assieme a Trieste nella splendida cornice di Piazza Unità. I tre presidenti Giorgio Napolitano, Danilo Türk e Ivo Josipović si sono ritrovati in occasione dello splendido concerto "Le vie dell'amicizia", diretto dal maestro Riccardo Muti che, per l'ennesima volta, ha ribadito la potenza del linguanggio universale della musica. "I ragazzi sloveni - ha detto Muti - hanno suonato con la stessa enfasi l'inno italiano, come i croati quello sloveno. Queste sono cose che nella musica succedono. Non è una novità".
Il concerto è iniziato puntualissimo alle 21.30. Muti è salito sul palcoscenico dal lato sinistro e subito ha eseguito i tre inni nazionali cominciando da quello italiano, poi sloveno e infine croato (il più lungo dei tre). Il programma prevedeva "Libertas Animi", improvvisazione su un madrigale di Iacobus Gallus (1550-1591) da Himna Evropske Slovenije (Inno alla Slovenia europea) di Andrej Misson (1960); "Himna slobodi" dalla Pastorale per coro e orchestra Dubravka op.13 su testi di Ivan Gudulić di Jakov Gotovac (1895-1982); e il sontuoso "Requiem in do minore per coro e orchestra" di Luigi Cherubini (1760 - 1842).
La rete di sicurezza stagliata attorno all'intera piazza ha sorvegliato perfettamente anche le zone circostanti. Si temevano infatti possibili dimostrazioni anti-slovene di certa fetta di triestini estremisti che, per fortuna, hanno avuto il buon gusto di astenersi. Anzi, uno dei dimostranti della mattinata, maestro di siffatte polemiche, ha preferito presenziare come crème nelle riservatissime file rosse della platea della Trieste-che-conta, dimenticando i bollenti rancori istriani. Ma i triestini non hanno comunque mancato di contraddistinguersi per la loro "baldanza". Schierati come agguerriti loggionisti della Scala nelle prime file delle seggiole della zona libera, immediatamente dietro a quelle riservate (e recintate) della zona rossa, in postazione già dal pomeriggio per difendere il seggio,  alla fine dell' Introitus et Kyrie del Requiem di Cherubini, hanno dato la stura alla loro performance con un coro con sbuffate, sibili stizziti e "silenzio!" contro tanti enfatici ascoltatori che, rapiti dall'ascolto, hanno osato battere le mani tra un tempo e l'altro. Codesto applauso (proveniente dalla fascia posteriore della piazza) ha letteralmente scompesato i severi spettatori triestini delle file free iniziali, fermi all'epoca di Toscanini  e del tutto intolleranti verso chi viola la regola ferrea che tra un tempo e l'altro della stessa composizione non si applaude.
Per fortuna l'etichetta invece è assai più permissiva quando si tratta di un evento popolare all'aperto, eseguito per gli animi di tutti. Le trasgressioni, compresa la salita sul palcoscenico dei tre presidenti, sono state graditissime dai musicisti, che a fine concerto, diretti dallo stesso Muti, hanno contraccambiato gli applausi per spettatori e città, concedendosi in maniera molto spiritosa anche qualche lazzo da stadio.

lunedì 12 luglio 2010

PARITA' RAGGIUNTA: ANCHE KEN RABBINO

Perché se non lo sapevate, Barbie, rabbina, lo era già. La ooak (one of a kind) nella foto è stata commercializzata da poco in rete, in pochi esemplari, dalla sua creatrice Jen Taylor Friedman, che si batte per l'uguaglianza della donna - all'interno delle comunità ebraiche statunitensi - di poter indossare come gli uomini i tefillin (http://www.hasoferet.com/tefillin/shouldallbarbiesweartefillin.shtml), cioè le scatole cubiche nere, munite di cinghie con le quali vengono legate alla testa e al braccio del fedele durante la preghiera, che racchiudono quattro testi della Torà scritti su pergamena. Un ulteriore passo dopo "Yentl", il film diretto e interpretato da Barbra Streisand, ispirato al racconto omonimo di Isaac Bashevis Singer, in cui una giovane deve fingersi maschio per poter accedere alla yeshivà. 
Ken invece non aveva ancora avuto accesso a una  yeshivà (e la cosa oramai non stupisce). Ebbene, da oggi, la parità è stata raggiunta perché lo storico boyfriend di Barbie sta studiando per diventare rabbino. Quello che vedete nella foto è opera mia. Mi sono ispirata al protagonista del romanzo "Danny l'eletto" di Chaim Potok, il bellissimo Daniel Sanuders, discendente da un'antica famiglia di rabbini, considerato il migliore fra tutti i suoi coetanei. Finirà Ken/Danny i suoi studi? Per saperlo, potete leggere il romanzo.

mercoledì 7 luglio 2010

MDVANII ANNI DIECI


Del Novecento beninteso. Questo corto è stato realizzato da yatabazah (al secolo Thanos Samaras), artista trentaquattrenne, del quale si possono ammirare le opere in rete. E' un grande estimatore di Mdavnii, la bambola "europeissima" creata BillyBoy* il 14 febbraio 1989 in risposta a Barbie.
Thanos Samaras è principalmente attore. E' nato ad Atene ed è indubbiamente molto affascinante. Coltiva svariati interessi, tra i quali anche la realizzazione di video in stile pionieristico. Adora il cinema muto e le bambole Blythe, di cui è anche creatore (doll artist).
Certamente yatabazah è un nome che sentiremo ancora.
http://www.myspace.com/yatabazah

MOSAICI ANDY WARHOL: SPECIAL...MENTE

 
Questi mosaici - che ripropongono le celebri tele di Andy Warhol - sono stati realizzati nell'Officina dell'arte di Pordenone, dotata di un laboratorio professionale di tecnica musiva, del Centro diurno lavorativo per persone adulte affette da autismo.
La Fondazione Bambini e Autismo Onlus è la prima realtà italiana ad aver attivato una rete di servizi integrati capaci di seguire la persona autistica in modo globale dall'infanzia all'età adulta. Rappresenta un modello di eccellenza a livello europeo, che inizia ad essere copiato anche da altre strutture.
"L'autismo - spiega la presidente della FBAO Cinzia Raffin - è un disturbo neurobiologico che compromette in modo molto grave la qualità della vita di chi ne è affetto. La nostra Fondazione intende ampliare ulteriormente la sua rete e punta a realizzare una casa-foresteria per gli artisti affetti da autismo che lavorano in Officina. In questo modo, sarà possibile far loro sperimentare momenti di vita indipendente ed esperienze sociali all'interno della città e della comunità in cui lavorano".
I giovani potranno lavorare e vivere nella stesso luogo. Ciò agevolerà anche le famiglie, che non dovranno più fare la spola da una città all'altra per accompagnare i ragazzi a lezione. Ai mosaicisti sarà consentito iniziare una vita personale indipendente dalla famiglia d'origine. E questa lontananza sarà un vero toccasana! Un augurio a questi talentuosi mosaicisti di poter iniziare presto la loro personale carriera artistica attingendo sempre più dalle loro risorse interiori. 
http://www.bambinieautismo.org/


venerdì 2 luglio 2010

ALLARME CLONE: FOTOCAMERA VIETATA SULLE OPERE DI MASSIMO MEDA

"Niente foto: non possiamo rischiare di essere copiati!" Nella Galleria milanese di via Monte di Pietà 1/A, dove attualmente è in corso la mostra "Il tridimensionalismo di Massimo Meda", personale del pittore-pianista, che è anche diplomato al Conservatorio "Giuseppe Verdi" (e ha svolto per qualche anno attività concertistica con repertorio romantico), l'ossessione dell'essere imitati da scaltri colleghi privi di scrupoli e idee è enorme da parte del suo promoter.
Questo è uno dei quadri esposti (l'unico che mi è stato concesso di fotografare perché il gallerista stava parlando al telefono).
Tenterò allora di analizzare brevemente la fobia del "furto dell'originalità" di cui è affetto il Meda-manager, provando a capire in che cosa consiste siffatta originalità.
I girasoli? Un tema che evoca immediatamente Van Gogh.
 
La veduta paesaggistica? Nemmeno, perché oltre che sulle cartoline, l'opera di Meda l'ho già vista da qualche altra parte...

Ma sì, una tela della pittrice romana Silvana Brunotti la quale, contrariamente al Meda bocciato al secondo anno del Liceo artistico "per le sue idee troppo moderne ed inusuali sull'arte e su questo suo nuovo modo di dipingere" (sic, come da brochure), si è diplomata al Liceo artistico sotto la guida di Guttuso, Gentilini e Montanarini, e ha insegnato per un breve periodo, finendo con l'iscriversi all'Accademia di Belle Arti a Roma. (http://www.silvanabrunotti.it/it/biografia.htm)

Nella brochure si legge ancora: "... continuando a sperimentare, anche con la chimica, (Meda) mette a punto un colore unico, di qualità superiore, che reagisce alla luce del sole svelando una luminescenza e un'intensità cromatica senza pari. Di notte la reazione avviene con la luce agli ultravioletti, creando un'atmosfera ed una visione ancora più viva ed entusiasmante".

Ma no, non può essere per l'effetto fosforescente del colore!
Miler Ramirez (quadro a sinistra - l'artista è stato recentemente proposto da "Linea d'Arte" di Trieste) utilizza da tempo questa tecnica.

Forse il tridimensionalismo?
Il prof. Massimo Meda (così lo propone il mini catalogo gratuito) certo non penserà di aver scoperto l'America, con tutti gli esempi di "tridimensionalismo" dell'arte romana, per esempio, o tardo-romana, di cui la Colonna Antonina (foto in alto a destra) è superba espressione.

La tecnica del Meda viene definita "modermissima" e "inimitabile" (v. brochure).  La sua mostra, certo, è assai gradevole e suggestiva. Ma per quanto corcerne la fobia di essere clonati del promotore-gallerista, tutto fa pensare che si tratti di autentico terrore di non avere un "affare" proprio originalissimo per le mani.

A lui dedico una piccola chicca senza arzigogoli del triestino Livio Mozina - autodidatta e maestro di pittura su olio - intitolata "Girasoli, Gatto e Ape".
Attenzione allo sguardo del micio...